Il sequestro del Parco Aldo Moro, ci sono otto indagati. I nomi
La Procura retta da Antonio D’Amato ha iscritto otto persone nel registro degli indagati per il clamoroso sequestro del Parco Aldo Moro. Ne da’ notizia oggi il quotidiano Gazzetta del Sud.
Il parco era stato sequestrato venerdì scorso dopo l'inaugurazione del 23 maggio. Il sostituto procuratore Francesca Bonanzinga aveva posto sotto sequestro l’intera area a verde. Il provvedimento era stato eseguito dalla Polizia Specialistica, settore ambiente e rifiuti.
Le aree interessate alla verifica sono quelle della zona del vecchio sismografo al centro del parco e quella della scarpata, sul lato che si affaccia verso lo Stretto
Gli otto indagati in questa fase sono in pratica i soggetti pubblici e privati che hanno contribuito alla realizzazione del Parco Aldo Moro nelle varie fasi.
Quindi si tratta del presidente nazionale dell’Ingv Carlo Doglioni, ovvero l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’ente dove insiste la grande struttura verde, e poi i funzionari comunali di palazzo Zanca Massimo Potenzone, che è il direttore dei lavori, e Placido Accolla, il rup del progetto.
Ci sono poi tra gli indagati gli imprenditori che hanno lavorato alla realizzazione: Giuseppe Bandiera che è rappresentante legale della “Elcal srl” di Favara, quindi Giuseppe Croce, Massimiliano Croce e Salvatore Croce, e infine l’imprenditore del movimento terra Orazio Sturniolo. L’ipotesi di reato sarebbe quella di inquinamento ambientale o disastro ambientale.