Concessi i domiciliari alla dott. Campagna. A marzo scorso fu arrestata con l’accusa di aver introdotto all’interno del carcere di Barcellona droga e cellulari
Esce dal carcere e va agli arresti domiciliari la dottoressa messinese 42enne Antonella Campagna, che a marzo scorso fu clamorosamente arrestata con l’accusa di aver introdotto all’interno del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, insieme all’infermiera 63enne Maria Rosa Genovese, alcuni telefonini e della droga. Ne da’ notizia il quotidiano Gazzetta del sud.
Lo hanno deciso ieri i giudici del Riesame di Messina, che si sono occupati nuovamente del caso dopo il rinvio della Cassazione, che a luglio aveva annullato l’ordinanza di custodia. Il legale della professionista, l’avvocato Massimo Rizzo, preannuncia però un nuovo ricorso in Cassazione per contestare anche questo provvedimento.
Intanto il gip di Barcellona Giuseppe Caristia ha fissato per il prossimo 9 settembre il giudizio abbreviato che riguarda le due sanitarie, visto che la scelta di entrambe è ricaduta per un rito alternativo che consente un’eventuale sconto di pena. L’inchiesta sulla vicenda è gestita dal procuratore di Barcellona Giuseppe Verzera e della sostituta procuratrice Emanuela Scali.
Le due professioniste sanitarie, in servizio all’Asp di Messina, erano state arrestate il 20 marzo scorso con l’accusa di avere introdotto illegalmente nell’istituto carcerario di Barcellona P.G., in concorso, tre panetti di hashish, telefonini di varie tipologie, e altri accessori per telefoni e numerose sim, tanto da far ipotizzare che gli stessi apparecchi e la sostanza stupefacente, fossero destinati ai detenuti internati.
I giudici romani, nel provvedimento di rinvio esitato a luglio, avevano parlato per quanto riguarda la posizione della dottoressa Campagna di una «ricostruzione congetturale del quadro indiziario».