L’inchiesta sul giro di truffe per il Superbonus 110%: Revocati i domiciliari a Nicola Barbera
Revocati gli arresti domiciliari dal gip, quindi immediata liberazione, per Nicola Barbera, uno degli indagati dell’inchiesta di Procura e Guardia di finanza sul giro di truffe per il Superbonus 110%, che vede al centro come mente organizzatrice il padre, il medico Antonino Barbera. L’immediata liberazione per il dott. Barbera si è registrata a seguito della richiesta di revoca da parte dei suoi difensori, gli avvocati Filippo Di Blasi e Paola Barbaro.
La gip Arianna Raffa, infatti, valorizzando gli elementi esposti nella richiesta, ed in particolare l’atteggiamento tenuto in fase cautelare dall’imputato per il tramite della rinuncia alle partecipazioni societarie con il padre - atteggiamento che certamente denota un allontanamento dello stesso dalle condotte contestate -, ieri ha revocato gli arresti domiciliari per Nicola Barbera, disponendone la immediata liberazione e applicando a quest’ultimo esclusivamente l’obbligo di dimora nel comune di residenza, con possibilità di spostamenti solo previa autorizzazione dell’autorità giudiziaria.
La settimana scorsa per questa vicenda si è registrato il rinvio a giudizio da parte della gup Raffa per tutti e dieci gli imputati coinvolti, sei persone fisiche e quattro persone giuridiche. Per gli imputati, a vario titolo, la Procura ipotizza l’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe per ottenere erogazioni pubbliche, una serie di accessi abusivi al sistema informatico, e poi indebite compensazioni di debiti fiscali, infine l’autoriciclaggio.