9 Maggio 2025 Politica e Sindacato

Il caso arsenico a Contesse. «I valori al di sotto dei limiti»

«La presenza degli elementi ricercati è ampiamente al di sotto dei limiti di norma». Parole rassicuranti dinanzi all’allarmismo tra i residenti di Contesse riferito all’area di stoccaggio dei materiali provenienti dai lavori del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo. A sintetizzarle gli stessi rappresentanti del Consorzio impegnato nella costruzione dell’opera. E che sostanzialmente ripetono (e confermano) quanto sbandierato in più occasioni, ritenendo le preoccupazioni – non solo dei cittadini di Messina ma anche di chi vive nei centri ionici attraversati dall’intervento – oltremodo ingiustificate. Il sistema di monitoraggio ambientale, a cura di Italferr e integrato dai controlli dell’impresa esecutrice, è in corso e attivo sull’intera area di cantiere, con apparecchiature collocate nella porzione di territorio finita nel mirino e in quelle limitrofe.

È quanto comunicato in un incontro operativo da Rete ferroviaria italiana e Italferr, che hanno reso noti i risultati delle analisi sulle acque e polveri in atmosfera. In tutti i campioni prelevati non sarebbero emersi valori consistenti di inquinanti. Sotto la lente soprattutto l’arsenico, il “nemico numero uno”, sostanza chimica che in alte concentrazioni risulta pericolosa per la salute. A Contesse è accatastata parte della terra estratta dal cantiere di Nizza di Sicilia del raddoppio Fs, contenente arsenico appunto. E un’area di ventimila metri quadrati è stata sequestrata dalla Procura per presunte contaminazioni. Adesso, la situazione sembra non così grave rispetto a quanto denunciato, come spiegato nella riunione a cui ha partecipato l’Amministrazione rappresentata dal sindaco Federico Basile, dal direttore generale Salvo Puccio, dagli assessori ai Lavori pubblici Salvatore Mondello e all’Ambiente Francesco Caminiti, e dal presidente del Consiglio Nello Pergolizzi. I responsabili del progetto hanno altresì fornito risposte positive ad altri quesiti sollevati dall’Aula di Palazzo Zanca. Ad esempio, sul tema della viabilità sostitutiva per evitare il transito dei mezzi pesanti attraverso il Villaggio Unrra, Rfi e Italferr si sono dette disponibili a valutare ogni soluzione tecnica percorribile, come la realizzazione di un altro itinerario anche lungo il torrente San Filippo, riservato ai mezzi di cantiere (tra le ipotesi, il prolungamento della copertura dello svinc fino a via Calispera). Concordato, altresì, un sopralluogo congiunto per definire le soluzioni viarie più idonee e sollecitate anche dai cittadini della zona sud di Messina. Al centro della discussione pure le ordinanze relative agli orari dei transiti veicolari, che saranno condivise e concertate con il Comune.

All’incontro ha partecipato in videocollegamento il commissario governativo dell’opera, Filippo Palazzo che ha sottolineato, «l’importanza della riunione tesa a chiarire criticità, a diffondere una corretta informazione per evitare allarmismi infondati». Vede il bicchiere mezzo pieno Pippo Lombardo, deputato regionale, nonché sindaco di Roccalumera. Tornando al caso di Contesse, il rappresentante di Sud chiama Nord sottolinea: «Meglio tardi che mai. Prendo atto delle risultanze positive, ma resta il fatto che se la vicenda non fosse stata denunciata dal sottoscritto, sarebbe passata sotto silenzio, nell’indifferenza». Poi, una riflessione sulle verifiche nella zona sud: «Mancava un piano di monitoraggio – ha aggiunto Lombardo –. Ora sono state effettuate. Si sta svuotando il deposito e trasferendo altrove il materiale».