
Gli alberi abbattuti a Giostra e i dubbi sul verde pubblico del consigliere Coletta
«Era così urgente abbattere i platani sul viale Giostra?». A porre il quesito, dopo le polemiche dei giorni scorsi, è il consigliere della quarta Municipalità Renato Coletta. Breve riepilogo: secondo una prima perizia, del 3 febbraio, erano 2 su 22 gli alberi da abbattere, nell’area di cantiere del parcheggio d’interscambio; una nuova perizia, il 28 febbraio, fornisce lo stesso “verdetto” anche per gli altri 20, come confermato poi in un tavolo tecnico col Comune il 24 marzo. «Messinaservizi – sottolinea Coletta – riesce “miracolosamente” ad eseguire in soli 22 giorni ulteriori e complesse verifiche», una velocità «da primato», osserva ironicamente il consigliere d’opposizione, che però aggiunge: «Chi dal febbraio 2024 al febbraio 2025 (un anno) ha eseguito le analisi non ha riscontrato un elevatissimo pericolo di schianto lungo una strada tanto trafficata quale il viale Giostra, mettendo a rischio la cittadinanza». Ma la stessa considerazione, continua Coletta, «può essere estesa al filare di pini piantumati nei pressi di via Monte Scuderi, caduti uni dopo l’altro nonostante la buona stabilità fosse stata verificata in precedenza, o al pino di Piazza XX Settembre, caduto recentemente anche se l’abbattimento era stato sollecitato dal Comune il 28 aprile 2023». Per il consigliere si tratta di «due pesi, due misure», viene citato anche lo schianto del grande pino di viale Regina Elena, angolo San Licandro, nel 2023, o quelli più recenti lungo la Circonvallazione, «anche anche dopo l’avvenuta esecuzione delle analisi commissionate da Messinaservizi a ditte esterne». Da qui il punto finale, per Coletta: «Trattandosi di somme pubbliche, ci si chiede se la strategia di gestione del verde pubblico messa in atto da Messinaservizi sia effettivamente valida o necessiti di aggiustamenti successivi necessari».