
Droga in cella a Barcellona. Il pm chiede 12 condanne
Un altro lungo step ieri mattina a Palazzo di giustizia di Messina, con le richieste dell’accusa e le prime arringhe difensive, per l’udienza preliminare davanti alla gip Ornella Pastore per i dodici giudizi abbreviati della maxi operazione antidroga della Distrettuale antimafia di Messina e degli investigatori della Squadra mobile tra Barcellona e Milazzo del 1 ottobre scorso, con cui sono stati smantellati due organizzazioni criminali dedite al traffico di droga, la prima su Milazzo e l’altra su Barcellona.
Si tratta dell’indagine gestita dai magistrati della Dda Fabrizio Monaco e Francesco Massara, secondo cui i due gruppi attraverso i capi promotori, che si trovavano in carcere, organizzavano l’introduzione di stupefacenti e telefonini nella casa circondariale. Questo a vantaggio di alcuni detenuti, i cui familiari pagavano i rifornimenti attraverso versamenti su postepay e con bonifici. Sono in dodici ad essere coinvolti in questo troncone dei giudizi abbreviati. Si tratta di: Francesca Alacqua, Giusi Catania, Simona Costa, Tommaso Costantino, Luigi Crescenti, Sebastiano Chiarenza, Francesco Esposito, Maria Gnazzitto, Salvatore Nania, Francesco Perroni, Maria Rizzo e Alessio Sciliberto.
Gli altri due imputati iniziali, Manuela Finocchiaro Finocchiaro e e Domenico Gabriele Squaddara, che all’udienza scorsa del 26 marzo avevano optato per il rito ordinario, erano stati rinviati a giudizio davanti al tribunale di Barcellona, il processo a loro carico inizierà il prossimo 26 maggio.
Sempre all’udienza scorsa la gup Pastore, per un altro imputato, Yaidelin Hernandez Medina, aveva accolto la sua richiesta di “messa alla prova”.
Ieri mattina il sostituto della Dda di Messina Francesco Massara ha formulato quindi le richieste di pena per i dodici imputati che aveva chiesto di accedere al rito abbreviato “secco”, cioé allo stato degli atti. Ecco il dettaglio: Francesca Alacqua, 8 anni di reclusione; Giusi Catania, 6 anni e 30mila euro di multa; Simona Costa, 18 anni; Tommaso Costantino, 12 anni e 6 mesi; Luigi Crescenti, 20 anni; Sebastiano Chiarenza, 8 anni e 40mila euro di multa; Francesco Esposito, 20 anni; Maria Gnazzitto, 10 anni; Salvatore Nania, 12 anni; Francesco Perroni, 14 anni; Maria Rizzo, 10 anni; e infine Alessio Sciliberto, 6 anni.
Sempre ieri sono iniziate le arringhe difensive. Sono intervenuti gli avvocati Giuseppe Copolino per Crescenti, Nania e Perroni, e Giusy Costa per Sciliberto e Chiarenza. Poi la gup Pastore ha aggiornato tutti per la prosecuzione degli interventi difensivi per il prossimo 11 giugno.
Sono ben 77 i capi di imputazione contenuti nell’atto con cui sono state comunicate dalla Procura le conclusioni delle indagini preliminari. L’inchiesta, inizialmente gestita dal procuratore capo di Barcellona Giuseppe Verzera, è stata poi trasferita alla Dda di Messina. La rete criminale aveva un controllo capillare del traffico di stupefacenti, capace di introdurre la droga in carcere, nascosta in pietanze destinate a un detenuto, il messinese Francesco Esposito, ritenuto uno dei capi dell’organizzazione, e con altri espedienti.