14 Giugno 2025 Politica e Sindacato

Ponte, lite Lega-Bernini su verifiche antisismiche

Un’interrogazione scritta alla ministra dell’Università e della Ricerca di Forza Italia, Anna Maria Bernini, per chiedere al governo di fornire spiegazioni e chiarimenti sul possibile accordo tra il Comune di Villa San Giovanni e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sulle verifiche sismiche del Ponte sullo Stretto di Messina. Accordo che, però, secondo la risposta della stessa ministra, sarebbe stato perfettamente legittimo perché rientrerebbe “pienamente nell’autonomia organizzativa e gestionale dell’istituto”.

Il nuovo scontro sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, la bandiera del vicepremier Matteo Salvini, stavolta non è con Fratelli d’Italia ma, un po’ a sorpresa, con una ministra di Forza Italia. Tutto era nato a febbraio quando il senatore messinese della Lega Nino Germanà aveva lanciato l’allarme sul possibile accordo tra il Comune di Villa San Giovanni (Reggio Calabria) e l’Ingv per promuovere nuovi studi sul territorio dal punto di vista sismico. Accordo che non si è ancora concretizzato perché alla fine era saltato il numero legale durante il Cda dell’Ingv e che aveva creato polemiche tra i leghisti perché si sarebbe trattato dell’ultimo atto del presidente dell’istituto Carlo Dogliani, scaduto il 18 febbraio, poi sostituito a marzo da Fabio Florindo. Ma Germanà ha presentato lo stesso un’interrogazione scritta alla ministra Bernini (che vigila sull’ente di ricerca) per chiedere spiegazioni sull’accordo sia contro le “iniziative ideologiche” del comune di Villa San Giovanni “contro la costruzione del Ponte” con “allarmismi e infondate preoccupazioni”, sia perché “non si comprende l’utilità di un nuovo accordo” visto che, continua Germanà, il ponte sarebbe “supportato da oltre 300 elaborati geologici”. Per questo il senatore chiedeva chiarimenti sulla “correttezza” dell’azione dell’Ingv.

Nella sua risposta scritta, che risale al 30 maggio scorso, la ministra Bernini specifica non solo che l’accordo a oggi non si è concretizzato, ma poi prende le distanze dalle accuse leghiste difendendo l’operato dell’istituto.
L’iniziativa “di tale natura”, spiega la ministra dell’Università e della Ricerca forzista, “rientrerebbe pienamente nell’autonomia organizzativa e gestionale dell’istituto”. A questo proposito, poi, Bernini aggiunge di non poter “interferire” nell’autonomia dell’ente.