7 Agosto 2025 Politica e Sindacato

Ponte, Bonelli: «Buttati miliardi in cemento e propaganda»

Sulla grande opera dalle opposizioni alle associazioni c’è grande preoccupazione. «Un vero e proprio azzardo», lo definiscono le sigle ambientaliste. «Un colossale spreco di soldi», aggiunge Angelo Bonelli di Avs che ha già presentato un ricorso all’Ue. «Sottrae soldi a infrastrutture necessarie», aggiunge il leader M5s Giuseppe Conte. «L’opera andrà a stravolgere interi territori», avverte il Pd.

«Oggi il Cipess - è ancora Bonelli di Avs -, ha dato l’ok definitivo al Ponte sullo Stretto, un’opera che rappresenta il più grande spreco di denaro pubblico mai visto in Italia: 14,6 miliardi di euro dei cittadini, senza un solo euro di investimenti privati. Nemmeno Berlusconi aveva osato tanto. È il capolavoro di Matteo Salvini che butta miliardi in cemento e propaganda. L’approvazione - prosegue - arriva nonostante il parere negativo dell’ambiente e il rischio sismico, con un pilone che sorge su una faglia attiva. Il governo Salvini, in un atto di pura arroganza, ha ignorato gli enti tecnici competenti, come Anac, Ispra, Ingv e il Consiglio superiore dei lavori pubblici. Un vero e proprio schiaffo alla trasparenza e alla legalità. Le regioni coinvolte, Sicilia e Calabria, hanno bisogno di infrastrutture utili per il benessere dei cittadini, come ferrovie, acqua potabile e trasporti, non di un ponte che collega due zone disastrate sotto il profilo infrastrutturale. Per finanziare il ponte hanno azzerato le risorse al fondo per la mobilità sostenibile, tagliato 1,5 miliardi per la manutenzione delle strade e 6 mld dal fondo di sviluppo e coesione che serve per opere per il sud. Non ci arrendiamo. Abbiamo già presentato un ricorso alla Commissione Europea e continueremo a lottare in tutte le sedi per fermare questa follia».

Rincara la dose Nicola Fratoianni di Avs: «Restiamo profondamente convinti che il Ponte sullo Stretto sia una scelta folle da ogni punto di vista: dal punto di vista ambientale, dal punto di vista economico, una mega opera che distrarrà un’enorme massa di risorse pubbliche che invece sarebbero necessarie per rispondere ai problemi e alle emergenze di milioni di italiani». «Non solo in quella parte del Paese, ma lì in Calabria e Sicilia certo con esigenze particolarmente grandi ed impellenti, ma in tutta Italia. E la scelta di questa mega opera - ha concluso il leader di SI - rischia di trasformarsi, anzi ne siamo certi, in un gigantesco buco nero».