Doveva essere una giornata di lavoro come tante altre, è invece finita in tragedia. Era impegnato all’interno di un’azienda di Larderia inferiore, l’imprenditore morto in un incidente avvenuto ieri pomeriggio. L’ennesima morte bianca che riempie di tristezza e dolore e allunga l’elenco delle morti sul lavoro a Messina.
Raimondo Mamone, 61 anni, era titolare di una ditta individuale, nel suo settore era un grande esperto di impiantistica tecnologica molto noto e apprezzato.
Sull'argomento intervengono i sindacati ma non solo. “La tragica scomparsa sul lavoro di Raimondo Mamone, lavoratore e imprenditore nel settore dell’impiantistica, rappresenta l’ennesima inaccettabile vittima di una strage continua e senza sosta. Il solo cordoglio ormai non serve più a nulla. Morire sul lavoro è inaccettabile e, come chiediamo da lungo tempo, sono indispensabili concreti interventi legislativi che mettano fine ad una mattanza quotidiana che dovrebbe fare rivoltare le coscienze. L’obiettivo è soltanto uno: Zero Morti sul Lavoro. Esprimiamo, pertanto, la nostra profonda vicinanza e sentita solidarietà alla famiglia di Raimondo Mamone, distrutta da un dolore incommensurabile” lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica.
Parla il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, che ha espresso il cordoglio e dolore della Cisl messinese per la morte del 61enne: «Come organizzazione sindacale – afferma Alibrandi – quando si verificano eventi del genere riteniamo che sia una sconfitta per tutto il sistema del mondo del lavoro. La sicurezza, lo ribadiamo, deve essere la priorità di chi fa impresa, di chi lavora, di chi ha un ruolo nel controllo».
“Non è più tollerabile. Non è più accettabile. Basta vittime sul lavoro. La morte di Raimondo Mamone a Larderia è l’ennesimo segnale di un sistema che ha fallito: con 400 mila aziende e appena una settantina di ispettori del lavoro in Sicilia, i controlli sono di fatto inesistenti e le promesse della Regione restano teoria. La sicurezza nei luoghi di lavoro deve diventare un impegno primario reale e immediato” così Roberto Saia, responsabile lavoro della segreteria provinciale messinese del Partito Democratico in commento all’ultimo drammatico episodio occorso sul lavoro.
Il cordoglio del Pd, nelle parole del segretario provinciale Armando Hyerace, che esprime vicinanza alla famiglia della vittima. “Un’ennesima tragedia che è il segno di una cultura della sicurezza che in Sicilia non è mai entrata nell’agenda delle priorità. Dietro i numeri – 36 morti in sette mesi, cinque al mese – ci sono persone che non tornano a casa e famiglie lasciate sole. Non bastano più annunci o norme sulla carta: serve una svolta immediata nella prevenzione, nella formazione e nel sostegno concreto alle imprese e ai lavoratori perché la sicurezza diventi un valore quotidiano. Solo così potremo fermare queste tragedie”.