4 Ottobre 2025 Cronaca di Messina e Provincia

Nei cellulari immagini e video pedopornografici: 3 arresti. Tra gli indagati anche un messinese

Una rete oscura, nascosta dietro gli schermi di computer e smartphone, è stata smascherata dopo mesi di indagini. È questo il risultato di una complessa operazione coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania e condotta dalla Polizia Postale, che ha portato alla luce un vasto giro di materiale pedopornografico, con cinque persone indagate e tre arrestate in flagranza di reato.

Tutto è cominciato quando l’organizzazione no profit americana Child Rescue Coalition, ha individuato in Sicilia alcuni account sospetti coinvolti nello scambio di immagini e video di pornografia minorile. Da lì, la segnalazione è passata al Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Catania, che ha avviato una lunga attività di monitoraggio digitale, fatta di analisi, tracciamenti e incroci di dati.

Le tracce informatiche hanno portato gli investigatori davanti a un mosaico inquietante: decine di migliaia di file illegali, custoditi in computer, hard disk e telefoni di diversi utenti. La Procura di Catania ha così disposto decreti di perquisizione personale e informatica nei confronti dei sospettati.

Quando gli agenti della Polizia Postale sono entrati nelle abitazioni degli indagati, la realtà si è mostrata in tutta la sua gravità: nei dispositivi di tre di loro è stato trovato un ingente quantitativo di immagini e video pedopornografici. I tre uomini sono stati arrestati in flagranza di reato. Le misure cautelari sono state convalidate dai giudici per le indagini preliminari dei Tribunali di Siracusa, Ragusa e Caltanissetta, che hanno disposto per loro gli arresti domiciliari.

Gli indagati, tutti di sesso maschile, hanno profili diversi: impiegati, professionisti, studenti e pensionati, alcuni dei quali padri di figli minori. Le loro età variano dai 30 ai 70 anni e sono residenti nelle province di Siracusa, Ragusa, Messina, Caltanissetta e Reggio Calabria.