Daniele David (Fiom Cgil): Nei Cantieri Navali dello Stretto (Gruppo Caronte) continuano gli abusi ai danni dei lavoratori
Torna a scrivere il segretario della Fiom Cgil Daniele David sulle condizioni del settore nel Messinese. “Diritti dei lavoratori, agibilità sindacali e corrette relazioni industriali sembrano un miraggio in sempre più aziende di questo territorio. Nel comparto della cantieristica navale, in particolare, l’abuso, la sopraffazione e l’intimidazione compongono il contesto – già denunciato dalla Fiom nei mesi scorsi in un Report consegnato alle Istituzioni di questa città – con cui devono misurarsi centinaia di operai ostaggio del ricatto occupazionale dentro un territorio che sa offrire solo lavoro povero e precario”.
“Non fa, purtroppo, eccezione – e’ scritto nella nota firmata dal segretario FIOM David – il cantiere navale dello stretto, società del gruppo Caronte&Tourist, lo stesso gruppo che ha preferito investire 250 milioni di euro in Turchia per rinnovare la propria flotta navale e che, nei fatti, ha privato la città di almeno 300 posti di lavoro ed altrettanti salari per almeno 3 anni. Nel cantiere navale può accadere che la direzione aziendale stipuli un accordo integrativo sul premio di produzione, mai discusso o votato in assemblea dai lavoratori, con una sola rappresentanza aziendale (quindi non eletta) e che lascia fuori dal beneficio i nuovi assunti anche solo 3 giorni dopo la sottoscrizione dell’accordo. Quando è stato firmato quell’accordo – il 29 luglio 2024 – continua la nota – la direzione aziendale ha volutamente escluso la rappresentanza sindacale della Fiom, violando il principio di rappresentatività e i più ampi principi di correttezza e imparzialità. È apparso poi evidente che le modalità di sottoscrizione dell’accordo con una sola RSA, puntavano ad escludere il diritto dei lavoratori a essere rappresentati in maniera completa e non corporativa. Una scelta concretizzata nell’esclusione degli operai nuovi assunti dal premio di produzione e che secondo la Fiom è illegittima anche nel merito, poiché si configura come una disparità di trattamento non giustificata, contrastando con i principi di parità di trattamento e non discriminazione tra i lavoratori”.
“La direzione aziendale dei Cantieri Navali dello Stretto – conclude la nota del segretario generale FIOM Daniele David – può permettersi di non rispettare gli stessi accordi sottoscritti con la sua sigla sindacale preferita, negando il premio di produzione a operai – sempre iscritti alla Fiom – che hanno maturato tutti i requisiti per ottenerlo senza nemmeno dare loro una spiegazione; può promuovere costanti azioni disciplinari ai danni del rappresentante sindacale Fiom o negargli il pagamento del lavoro straordinario, ovviamente sempre senza dare spiegazioni; può, infine, decidere di ridurre unilateralmente l’orario di lavoro dei lavoratori, appropriandosi dei loro permessi e delle loro ferie, senza mai essere sanzionata. Ugualmente l’iniziativa della Fiom – che nel cantiere navale ha eletto una sua Rsu nonostante le condotte aziendali – andrà avanti, grazie al coraggio ed alla determinazione dei suoi delegati, come confermato con la mobilitazione del 17 ottobre”.