5 Novembre 2025 Politica e Sindacato

l dossier del Ponte sullo Stretto passa a Palazzo Chigi? Barbagallo (Pd): “Meloni commissaria Salvini”. Bonelli: Meloni si prende il controllo politico dell’opera

«Dopo la decisione della Corte dei Conti e le criticità sollevate dagli organi di controllo, oggi apprendiamo a mezzo stampa (un articolo pubblicato da Repubblica, ndr) che Palazzo Chigi ha sottratto il dossier del Ponte sullo Stretto al Ministero delle Infrastrutture. È la conferma del fallimento della gestione politica del ministro Salvini. Siamo davanti a un vero e proprio "Salvini commissariato». Lo dichiara Anthony Barbagallo, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Trasporti della Camera.

«Il governo Meloni ha trasformato il Ponte sullo Stretto in un’operazione di propaganda. La Corte dei Conti ha evidenziato irregolarità, imprecisioni e mancanze nella documentazione. E oggi, addirittura, la Presidenza del Consiglio si sostituisce al ministro per "riparare errori": un fatto politicamente gravissimo», aggiunge Barbagallo.

Bonelli: Meloni si prende il controllo politico dell'opera.

«Giorgia Meloni prende - informalmente ma sostanzialmente - il controllo della gestione procedurale e politica del Ponte sullo Stretto di Messina dopo i disastri firmati Salvini. A Meloni, anche nella sua qualità di presidente del Cipess, abbiamo inoltrato una diffida affinché quella delibera sia ritirata e si proceda ad un nuovo progetto con una nuova gara europea.

Nel 2005 Berlusconi aveva previsto una gara per il ponte, e poi assegnata, con il 60% dei fondi messi dai privati. Salvini, vent'anni dopo, con un decreto ha riassegnato l’appalto alla stessa società che aveva vinto la gara nel 2006, ma con un cambio clamoroso: oggi l’opera è finanziata al 100% con soldi pubblici. Inoltre si è superata la soglia del +50% del valore dell’opera: da 3,9 miliardi a 14,5 miliardi di euro. Tutto questo è in violazione della direttiva sulla concorrenza, come segnalato anche dalla Corte dei Conti».

Lo scrive in una nota Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra. Secondo Bonelli, poi, «c'è un dato enorme che nessuno vuole guardare: questo progetto è vecchio di 28 anni, come riportato nella stessa risposta della società Stretto di Messina alla Corte dei Conti. Quel progetto non considera le nuove analisi sismiche e per questo il pilone di Cannitello insiste su una faglia attiva certa. Il progetto va ritirato. E questo passo lo deve compiere la presidente Meloni», conclude.