Carcere di Barcellona. Cambiano le modalità dei video colloqui e scoppiano i disordini
Ancora disordini nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto. A renderlo noto è il presidente di PolGius confederato Con.si.pe., Giacomo Sturniolo, che sottolinea come, “ormai il poco personale di Polizia Penitenziaria è allo stremo delle forze per fronteggiare quasi quotidianamente le criticità della Casa Circondariale barcellonese”.
E’ accaduto ieri sera. “La protesta – prosegue il sindacalista – sembra essere riconducibile ad un mutato assetto organizzativo che inciderebbe sulle modalità dei video colloqui ma che tuttavia non precluderebbe in alcun modo i diritti previsti in tema di colloqui con i familiari dall’Ordinamento Penitenziario. Piuttosto – continua Sturniolo – sembra essere un motivo del tutto pretestuoso di alcuni “noti e facinorosi” detenuti che cercano sempre più di destabilizzare il sistema carcere barcellonese che evidentemente e come più volte denunciato dal Consipe può e deve essere migliorato”.
“La struttura barcellonese deve lasciarsi alle spalle quelle caratteristiche strutturali che erano confacenti a un ospedale psichiatrico giudiziario, adesso è una Casa Circondariale e ovviamente gli standard sono diversi e devono, al più presto, essere applicati in toto. E’ poi necessario operare una diminutio degli attuali circuiti penitenziari operativi nella Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto perché tale promiscuità si ripercuote inevitabilmente sulla Polizia Penitenziaria del Longano”.