
70esimo della Conferenza di Messina, il Pd contro la menzione a Taormina
«Se non fosse una questione tanto seria, ci sarebbe quasi da sorridere. Pare che il Sindaco Basile abbia ormai un solo obiettivo: non disturbare il manovratore. E se il manovratore si chiama Cateno De Luca, oggi sindaco di Taormina, allora tutto si accetta: anche vedere snaturata la storia della propria città pur di non contraddire il capo politico». Così il gruppo consiliare del Partito democratico, composto da Felice Calabrò, Alessandro Russo e Antonella Russo, dopo che l’evento è stato titolato “Celebrazioni per il 70esimo anniversario della Conferenza di Messina e Taormina”, previsto per ieri e oggi con un appuntamento organizzato al Teatro Antico della Perla dello Ionio.
«È triste constatare come Messina, da città universalmente riconosciuta come protagonista della nascita dell’Europa, sia oggi ridotta al ruolo di comprimaria della cittadina ionica; probabilmente se De Luca fosse rimasto sindaco di Messina, questo evento di respiro europeo si sarebbe chiamato come meritava – asseriscono – Chiediamo al Sindaco Basile un sussulto di dignità istituzionale».
«Emanciparsi non è peccato, soprattutto quando si rappresenta una città che merita rispetto e autorevolezza, non obbedienza cieca e silenzi compiacenti – concludono i consiglieri comunali – L’ormai palese subalternità politica dell’ossequioso sindaco Basile al suo dante causa De Luca non può trasformarsi in subalternità istituzionale di Messina, città metropolitana, alla cittadina ionica».