8 Ottobre 2025 Politica e Sindacato

Reintegrati dal Tribunale i 3 operai della Fiom Cgil Messina licenziati dalla Isgrò Costruzioni Srl

Il Tribunale del lavoro di Barcellona Pozzo di Gotto, con sentenza dell’8 ottobre, ha dichiarato illegittimo il licenziamento dei tre lavoratori, iscritti alla Fiom Cgil, dipendenti della ditta Isgrò Costruzioni srl impegnati nell’appalto per la sorveglianza del
tratto autostradale A18 e A20 di pertinenza del Cas.
“La Fiom Cgil- dice una nota-  sin da subito, ha supportato i 3 operai contestando il licenziamento dinanzi all’Ispettorato del Lavoro di Messina e con presidi di solidarietà presso la sede del Cas di Messina. Nonostante le interlocuzioni con l’Azienda e il Cas la Isgrò Costruzioni srl- prosegue la nota del sindacato-  non ha revocato i licenziamenti. I lavoratori dunque sono stati costretti ad adire le vie legali con il patrocinio dell’Avv. Claudio Vallone”.
“Il Giudice – dichiara l’Avv. Claudio Vallone -, accogliendo la tesi difensiva esposta, non ha avuto dubbi nell’affermare, già alla prima udienza, la nullità dei provvedimenti adottati dal datore di lavoro in netto contrasto con lo Statuto dei Lavoratori, disponendo l’immediata reintegra nel posto di lavoro ed il risarcimento dei ricorrenti con il pagamento delle mensilità di stipendio dal licenziamento fino alla data della effettiva reintegra”.
Esprimono “soddisfazione” Pietro Patti, Francesco Foti e Daniele David, rispettivamente, segretari generali Cgil Messina, Fiom Cgil Sicilia e Fiom Messina .“La sentenza- dicono- afferma l’obbligo per le aziende di rispettare le regole a tutela dei lavoratori”. Gli esponenti sindacali confermano la propria “determinazione nella lotta anche al sistema degli appalti autostradali, per rivendicare l’applicazione di un contratto di lavoro giusto, tutele salariali e dei livelli occupazionali. Nella sentenza- sottolineano Patti, Foti e David-  viene, inoltre, sancito il diritto alla reintegra anche per lavoratori assunti dopo l’entrata in vigore del Jobs Act, così come sempre sostenuto dalla Cgil e supportato dalle recenti pronunce giurisprudenziali”.