28 Novembre 2025 Giudiziaria

I MOTIVI DEL SEQUESTRO PREVENTIVO DEI BENI A SALVATORE CUZZOCREA: “COMPIUTE OPERAZIONI VOLTE A DISPERDERE IL PATRIMONIO….”

Di Enrico Di Giacomo - "Occorre osservare che tanto l'entità considerevole del profitto accertato, quanto la gravità delle condotte oggetto di contestazione, che hanno certamente palesato una notevole spregiudicatezza dell'indagato (il 53enne Salvatore Cuzzocrea, ordinario di farmacologia ed ex presidente nazionale della conferenza dei rettori, ndr) nell'appropriarsi indebitamente di denaro pubblico, financo falsificando la documentazione a sostegno delle richieste, inducono a ritenere sussistente l'esigenza di anticipare già a questa fase l'effetto ablativo rispetto alla definizione del giudizio".

Con queste poche ma nette parole, il gip Eugenio Fiorentino motiva la necessità di  sequestrare beni (denaro, conti correnti, titoli e altre forme di investimento finanziario...) nei confronti del professore ed ex rettore dell'Università di Messina per oltre 1,6 milioni di euro. Una somma alla quale si deve aggiungere un decreto d'urgenza per oltre 860mila euro, che fa salire a quasi 2,5 milioni il valore dei beni sequestrati, emesso dalla Procura di Messina, che sta valutando di ricorrere al Tribunale del riesame sul rigetto degli arresti domiciliari. I due provvedimenti eseguiti dalla Gdf di Messina, sono lo sviluppo del cosiddetto 'caso rimborsi', che nell'ottobre 2023 portò alle dimissioni di Cuzzocrea da rettore.

Ma il gip, nel motivare il sequestro, va oltre, spiegando perché sia necessario ed urgente il sequestro preventivo dei beni. "Rilevanza dirimente assumono gli accertamenti operati dalla Guardia di Finanza e compendiati nella nota dell'11 febbraio 2025, in quanto Salvatore Cuzzocrea (nella foto a dx), evidentemente ben conscio della pendenza del procedimento, non solo in ragione delle notizie apparse sui media, ma anche perché raggiunto dalla notifica dell'avviso della richiesta di proroga delle indagini preliminari - scrive il gip Fiorentino - ha compiuto operazioni volte a disperdere il patrimonio, di fatto movimentando costantemente e considerevolmente i propri conto corrente, tenuti sempre con scarsa liquidità ragionevolmente proprio al fine di scongiurare gli effetti di una misura ablativa".

E giù l'elenco delle movimentazioni sospette, rapporti di conto corrente, bonifici, addebiti.

"Alla luce dei presupposti indicati e all'esito degli accertamenti riportati, è evidente la necessità di anticipare l'effetto ablativo rispetto alla definizione del giudizio tramite il sequestro preventivo di valori corrispondenti a profitto del reato che, nel caso di somme di denaro, è sempre diretto...".