6 Dicembre 2025 Giudiziaria

D’Alcontres, le intercettazioni: «Solo 1000 euro… questa appena viene non gli ordino più niente»

Un «vero e proprio obiettivo d’investimento». Lo definisce così il gip Pugliese il prof. Stagno d’Alcontres, quando parla dei «... rappresentanti della Biomedica Italia srl... per ampliare gli ordinativi delle commesse pubbliche». E le frenetiche trattative per finanziare il congresso della Sicpre di Giardini Naxos, o per assecondare i «capricci degli sponsor», che si contendevano orari e sale per non essere accavallati negli eventi previsti, sono raccontati dalle intercettazioni. Altre ditte, altre richieste. «Ho mandato al diavolo ma che... minchia gli ho ordinato di tutto e di più a questa della Chirmedical... a un certo punto per il congresso dico mi auguro in una partecipazione al congresso... minchia gli ho ordinato di tutto e di più. Ma tu ti tendi conto che questo qua dice “possiamo sponsorizzare 1000 euro...” lo sai che mi ha risposto con le faccine di emoj che ridono». È il contenuto di una intercettazione telefonica, del 29 agosto 2024, agli atti dell’inchiesta tra Stagno d’Alcontres e la dott. Francesca Broccio (anche lei indagata). Il telefono di Stagno d’Alcontres era intercettato, e microspie erano state messe nell’ufficio al Policlinico e nell’automobile del professore. L’offerta di 1000 euro per sponsorizzare il congresso per la Società italiana di chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva viene giudicata da Stagno - scrive il gip - come manifestatamente esigua inducendolo a prospettare la risoluzione sic et simpliciter dei rapporti commerciali con la società. «Questa appena viene non gli ordino più niente. Lei per un anno non entrerà più da me. Stop, chiuso definitivamente. 1000 euro? Ma siete dei pidocchiosi. Se viene a trovarmi gli dirò potete fare in culo. Qua non entrerete mai più finché ci sono io», dice il chirurgo in una intercettazione del 2 settembre riferita sempre alla Chirmedical. «Ho un congresso io. Devo campare. Voi capite». Lo dice Stagno d’Alcontres parlando con Francesca Melita, coindagata, riguardo la necessità di ordinare prodotti dalle aziende sponsor del congresso per la Società italiana di chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva, «nonostante il rischio giudiziario» scrive il gip. «Melita - prosegue il gip - reagisce esprimendo la piena consapevolezza dell’illiceità del loro agire, prospettando il rischio di un processo panale per la procedura adottata. Si tenta di rimediare ma la Melita consiglia di non ritirare l’ordine per evitare sospetti e di fare passare la richiesta come un acquisto diretto, eludendo di fatto al gara d’appalto».

Francesca Melita nell’intercettazione dice: «Ma non sono nuove. Potrebbe essere imputato». Stagno risponde: «Io posso essere imputato? Di che? Il nome? Gli avete messo il nome?». Interviene un rappresentante della ditta: «Gliel’hanno messo loro». E Stagno: «Allora si ritira e si dice per errore...». Un altro profilo: «Il prof. Stagno ammette inequivocabilmente alla dott. Melita, coindagata, che la richiesta di ordinare il prodotto Pelnac (Biomedica) è dettata dalla necessità di ricompensare la società per la sponsorizzazione del Congresso... nonostante la Melita segnali la carenza di fondi e il fatto che il prodotto non sia in gara Stagno la istruisce sulle modalità per procedere».