Giudiziaria / 27 Aprile 2024

Caso Agostino e stragi, Repici: ''C'è un disegno per negare presenze esterne alla mafia''

Di Aaron Pettinari - Oltre trent'anni sono passati dalle stragi del 1992 e del 1993. Trentacinque da un delitto eccellente come quello di Nino Agostino e Ida Castelluccio (incinta) uccisi il 5 agosto 1989 all'ingresso dell'abitazione estiva della famiglia Agostino, a Villagrazia di Carini. Ci sono stati processi. Pezzi di verità sono emersi, ma, anche a causa di depistaggi, omertà istituzionali e silenzi, c'è ancora molto da scoprire. Oggi, però, le resistenze sembrano assumere una nuova forma. Nonostante il disvelamento di certi fatti e l'esistenza di mandanti e concorrenti esterni dietro a stragi e delitti eccellenti sia evidente c'è chi ha iniziato non solo una corsa al riduzionismo, ma addirittura al negazionismo più assoluto. L'avvocato Fabio Repici, che difende da anni Salvatore Borsellino, la famiglia Agostino e tanti altri familiari vittime di mafia, si è sempre battuto proprio per cercare la verità su questi fatti. In un'intervista a Il Fatto Quotidiano il legale denuncia a chiari note l'esistenza di “un disegno . . .