“La barbarie ha colpito Alessandra, la barbarie di un uomo che le era vicino, che lei pensava l’amasse”. Il Centro Donne Antiviolenza di Messina si compenetra nel dolore della famiglia e nello sdegno di tutti coloro, donne e uomini, che vogliono urlare con forza ‘Basta a questo sterminio!’
“Ancora una volta un’altra donna, una nostra sorella, una nostra amica, una nostra figlia è stata uccisa per mano di colui che diceva di amarla, del suo compagno. L’efferatezza e la violenza con la quale la vita di questa donna è stata spazzata via ci lascia sgomenti e in uno stato di prostrazione e rabbia. Sì, perché oltre al dolore sconfinato della famiglia e degli amici di Alessandra, sicuramente l’altro sentimento che imperversa tra la gente che ha appreso la terribile notizia è una rabbia cogente. Quante altre vittime ci dovranno essere prima che si scuotano le coscienze, prima di acquisire la consapevolezza che la violenza maschile sulle donne è la drammatica sciagura della nostra epoca? Non esiste raptus di gelosia o qualsiasi altra attenuante che qualche geniale “pensatore” si possa inventare per giustificare, mitigare, l’ignobile gesto di questo assassino. Le donne, uccise dai propri compagni, dai mariti, o dagli ex sono le vittime di un comportamento ingiustificabile, intollerabile per chiunque si ritenga una persona civile e responsabile. Si rendono sempre più necessarie azioni di prevenzione a partire dalla sensibilizzazione e formazione delle giovani generazioni perché è tra queste che si combattono con maggiore efficacia gli stereotipi e i modelli di prevaricazione di un genere sull’altro a favore di una cultura del rispetto reciproco tra i sessi”.
Il CeDAV Onlus organizzerà venerdì 8 marzo una marcia silenziosa per le vie del centro, con partenza alle ore 19,30 da piazza Antonello, chiamando a raccolta “tutte le donne e gli uomini di Messina che chiedono con forza alle istituzioni e a chi deve tutelare sull’incolumità della società civile, una maggiore protezione per le donne vittime di violenza affinché sia possibile prevenire questi crimini ormai insopportabili ponendo un freno a tale terribile mattanza”.
Il CeDAV si riserva di costituirsi parte civile nel processo penale a carico dell’assassinio della giovane vittima e manifesta la sua vicinanza alla famiglia della giovane barbaramente assassinata sospendendo qualsiasi attività prevista per la giornata della donn. a
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Enrico Di Giacomo
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