Longo ha patteggiato, per quella vicenda, cinque anni di reclusione e le dimissioni dalla magistratura, ma la Procura contabile ha aperto un procedimento, chiedendo 100 mila euro di risarcimento per il danno cagionato “al Ministero della Giustizia, amministrazione di appartenenza dell’allora magistrato” e 201.735,84 euro per il danno da disservizio.
In merito a quest’ultimo punto, secondo la Procura “la prova della predetta violazione sarebbe da rinvenirsi nel giudicato sulle plurime imputazioni, da cui si evincerebbe che, quanto meno, da dicembre 2013 sino a marzo 2017 compreso, Longo avrebbe asservito, verso corrispettivo, la funzione giudiziaria ai desiderata di un gruppo di potere, gestito da alcuni avvocati”.