MESSINA – LA SENTENZA PER LA MORTE DI ALESSANDRO RICCINA: Dalla tragedia di Villa Dante emergono le colpe della burocrazia comunale. 'La condotta colposa attribuita agli imputati, peraltro, è figlia di una organizzazione intrinsecamente inefficiente perché strutturata secondo competenze tanto parcellizzate e diffuse quanto incerte'

Gli ultimi sette quadrati di ferro della ringhiera erano desolamente vuoti. Mancava il vetro. Faceva caldo quel pomeriggio a villa Dante. Alessandro dopo aver giocato con tre compagnetti a nascondersi