Giudiziaria / 13 Maggio 2025
Appalti e i “favori” al Cas: decise due lievi condanne e quattro assoluzioni

Si chiude con due lievi condanne e quattro assoluzioni il processo scaturito dell’operazione “Fuori dal tunnel”. È l’indagine della sezione operativa della Dia di Messina che portò per l’ennesima volta al centro dell’attenzione della Procura l’attività del Cas, il Consorzio delle autostrade siciliane. Oggetto del processo alcuni dei principali appalti degli ultimi anni sulla A20 e sulla A18, anche con opere relative ai sistemi di sicurezza. Il quadro dei reati contestati in origine: si trattava di vari casi tra corruzione, falso ideologico, turbativa d’asta e truffa. In questa inchiesta gli imputati principali erano due funzionari del Cas all'epoca dei fatti, l’ingegnere Angelo Puccia e il collega Alfonso Edoardo Schepisi; era coinvolto anche l’imprenditore Fabrizio Notari, rappresentante legale della Notari Luigi spa. Ma c'erano altri tre imputati: Saverio Ferrazzano, imprenditore e amministratore della “Tindari scarl” e della “Capo d’Orlando scarl”, l’imprenditore Francesco Fundarò, che sarebbe entrato in gioco come sub-appaltatore dei lavori della galleria “S. Alessio”, e Girolamo Ponzio, come dipendente . . .