Politica e Sindacato / 16 Maggio 2025

PONTE SULLO STRETTO: GLI ESPERTI LANCIANO L’ALLARME SUI GRAVI RISCHI

Fondazioni su terreni instabili, rischio di liquefazione, innalzamento del livello del mare di almeno un metro entro la fine del secolo, venti sempre più intensi a causa dei cambiamenti climatici: è questo lo scenario preoccupante in cui si vorrebbe costruire il ponte sullo Stretto di Messina, in un’area già ad altissimo rischio sismico. A lanciare l’allarme è stato il prof. Carlo Doglioni, ex presidente dell’INGV, durante il convegno organizzato dall’associazione “Invece del Ponte”, moderato dall’ing. Sergio De Cola. Doglioni ha sottolineato come la presenza della faglia attiva di Cannitello e della faglia di Ganzirri rappresenti un pericolo tale da imporre l’immediata sospensione del progetto e l’avvio di nuovi studi scientifici indipendenti. “I rischi sono elevatissimi” – ha dichiarato – “ed è incomprensibile la volontà di sottovalutare le faglie proprio nei punti in cui si vorrebbero collocare le torri del ponte”. Anche il prof. Mario De Miranda, tra i più autorevoli progettisti di ponti in Italia, ha illustrato numerose criticità del progetto a campata unica. “Si andrebbe incontro a scenari . . .